E’ normale che nella vita di un impresa possano verificarsi momenti critici, se sei in questa sezione è probabile che tu possa aver metabolizzato che stai attraversando un periodo più lungo del normale di difficoltà.
Una crisi d'impresa può essere il risultato di una serie di problemi, come ad esempio una scarsa gestione finanziaria, una concorrenza agguerrita, un mercato in declino, una scarsa qualità dei prodotti o dei servizi, un'inefficienza nei processi aziendali, una scarsa leadership, una mancanza di innovazione, una scarsa gestione delle risorse umane, una scarsa comunicazione interna, una mancanza di diversificazione dei rischi, una scarsa reputazione aziendale, una scarsa gestione dei cambiamenti, una scarsa gestione dei conflitti, una scarsa gestione della sicurezza e della salute sul lavoro, una scarsa gestione dell'ambiente e delle questioni sociali.
La crisi d'impresa è una situazione difficile che può colpire qualsiasi azienda, indipendentemente dalle sue dimensioni o dal settore di appartenenza. La crisi può essere causata da diversi fattori, come il calo delle vendite, la diminuzione della domanda, la concorrenza spietata, i cambiamenti del mercato, gli errori gestionali o le decisioni sbagliate. In queste circostanze, l'azienda può trovarsi in difficoltà finanziarie, avere problemi di liquidità, affrontare difficoltà nell'adempimento dei suoi obblighi o rischiare la chiusura.
Per gestire efficacemente la crisi d'impresa, è necessario fare una diagnosi accurata della situazione e identificare le cause delle difficoltà. In seguito, occorre adottare una strategia di emergenza che preveda l'adozione di misure volte a ridurre i costi, aumentare la redditività, recuperare il denaro dovuto e rafforzare la solvibilità dell'azienda. Inoltre, è fondamentale avere una visione a lungo termine e pianificare una strategia di uscita dalla crisi che preveda l'adozione di misure per rafforzare la competitività dell'azienda e prepararla ad affrontare le sfide future.
La Balanced Scorecard è uno strumento di gestione che consente di misurare e monitorare il rendimento dell'azienda in modo completo e integrato, valutando sia gli aspetti finanziari sia quelli non finanziari. La Balanced Scorecard si basa sulla teoria che per ottenere il massimo successo a lungo termine, l'azienda deve fare riferimento a un insieme di indicatori di performance che vanno al di là dei semplici risultati finanziari. Per questo motivo, la Balanced Scorecard considera quattro ambiti di performance: finanziario, clienti, processi interni ed apprendimento e crescita.
La Balanced Scorecard è uno strumento flessibile e adattabile che può essere utilizzato in qualsiasi tipo di azienda e in qualsiasi settore. Può essere utilizzata sia per la gestione ordinaria sia per la gestione della crisi, poiché consente di individuare le aree di forza e di debolezza dell'azienda e di formulare una strategia di intervento mirata. La Balanced Scorecard rappresenta quindi uno strumento prezioso per la prevenzione e per il controllo di gestione.
Come possiamo aiutarti
In questi casi, le aziende possono sentire il bisogno di adottare misure urgenti per risolvere i problemi e superare la crisi, come ad esempio:
• Ridurre i costi e ottimizzare i processi aziendali
• Migliorare la qualità dei prodotti o dei servizi
• Innovare e differenziarsi dalla concorrenza
• Sviluppare nuove fonti di guadagno
• Trovare nuove opportunità di mercato
• Implementare nuove strategie di marketing e di vendita
Noi adottiamo la Balanced Scorecard come strumento di prevenzione e di controllo, uno strumento unico e con effetti sorprendenti, avrai la piena condivisione attraverso un cruscotto e riuscirai a prevenire situazioni critiche che non ti fanno dormire la notte.
Consigli per progettare in autonomia una balanced scorecard
• Definire gli obiettivi aziendali a lungo termine è importantissimo. Questi obiettivi dovrebbero essere specifici, misurabili, raggiungibili, pertinenti e tempestivi (SMART).
• Per esempio:
o Aumentare il fatturato del 10% entro la fine dell'anno;
o Migliorare la soddisfazione del cliente del 15% entro 3 mesi, misurata attraverso un sondaggio.
o Diminuire il tempo di produzione del 25% entro 1 anno, implementando nuove tecnologie di automazione o rendendo i processi automatici
o Aumentare la percentuale di riciclaggio del 50% entro 2 anni, attraverso l'adozione di nuove pratiche sostenibili.
• Scegliere le performance indicator: una volta definiti gli obiettivi aziendali, è necessario scegliere le performance indicator per misurare il progresso verso questi obiettivi. Le performance indicator dovrebbero essere selezionate in base ai driver chiave di successo dell'azienda.
• Suddividere gli obiettivi in categorie: per rendere la balanced scorecard più facile da comprendere, è consigliabile suddividere gli obiettivi in categorie, come ad esempio finanza, clienti, processi interni e apprendimento e crescita.
• Stabilire i target: una volta scelti i performance indicator, è importante stabilire i target per ciascun indicator. I target dovrebbero essere sfidanti, ma realistici.
• Monitorare le prestazioni: una volta che la balanced scorecard è stata progettata, è importante monitorare regolarmente le prestazioni per verificare se si sta progredendo verso gli obiettivi aziendali. In caso di performance non soddisfacenti, è necessario apportare modifiche al piano d'azione.
La BSC è uno strumento complesso da costruire ma molto efficace per il controllo dell’azienda, è lo strumento ad oggi maggiormente utilizzato per monitorare l’andamento dell’impresa e prevenire momenti di crisi.
Costruirla in autonomia è complicato ma se seguirai i consigli sopra potrai avere un cruscotto sul quale poi lavorare per migliorarlo nel tempo.
Se credi di trovarti in stato di crisi, avverti il tuo commercialista e ti aiuterà a trovare la giusta soluzione, alcune sono le seguenti:
o Valutare la possibilità di ricorrere a procedure di allerta, come ad esempio il concordato preventivo o il concordato con riserva
o Valutare la possibilità di ricorrere a procedure di liquidazione, come ad esempio la liquidazione giudiziale o la liquidazione volontaria
o Valutare la possibilità di ricorrere a procedure di ristrutturazione del debito, come ad esempio il decreto di ristrutturazione o l'accordo di ristrutturazione
o Valutare la possibilità di ricorrere a strumenti di finanziamento alternativi, come ad esempio il crowdfunding o il factoring
o Valutare la possibilità di ricorrere a strumenti di protezione dei crediti, come ad esempio il pegno o l'ipoteca
o Valutare la possibilità di ricorrere a strumenti di gestione dei conflitti, come ad esempio la mediazione o l'arbitrato
o Valutare la possibilità di ricorrere a strumenti di protezione dei diritti, come ad esempio le azioni legali o le controversie